La Santa Eucarestia

Ciò che si vede: 

 

IL MINISTRO: 

i ministri dell’ Eucaristia sono il Vescovo e i sacerdoti.

 

IL SEGNO: 

il segno di questo sacramento è dato dal pane e dal vino. Simboli del frutto della terra e del lavoro dell’uomo e trasformati, nell’ultima cena di Gesù, nel suo corpo e nel suo sangue. Questi simboli vengono presentati alla Messa, che è il memoriale del sacrificio fatto da  Gesù, per noi.

 

LA PAROLA: 

Il ministro della celebrazione eucaristica, durante la preghiera consacratoria, stende le mani sul pane e sul vino, e invoca lo Spirito Santo, perché vengano trasformati in corpo e sangue di Gesù, ripetendo le parole del Signore che si concludono con “Fate questo in memoria di me”. Il cambiamento di sostanza che viene operato sul pane e sul vino si chiama “transustanziazione” =(presenza reale di Gesù nell’Eucarestia, attraverso il passaggio della sostanza del pane e del vino, in quella del corpo e del sangue di Gesù, in virtù delle parole 

della consacrazione pronunciate dal sacerdote durante la Messa) . 

 

Ciò che opera:

L’ Eucaristia è il pane della vita e della grazia, quindi è il cibo dell’anima: dona forza e aiuto particolare per poter vivere la fede i modo autentico e pieno. Questo sacramento rappresenta il culmine delle azioni salvifiche (che ci salvano) di Dio, poiché è il memoriale (rito per ricordare) del sacrificio di Gesù che si è offerto per la salvezza dell’umanità. 

E’ anche il vertice della vita cristiana, perché cibarsi del corpo di Gesù vuol dire identificarsi sempre di più con lui. 

L’Eucaristia è fonte di Comunione con Gesù, perché sancisce l’Alleanza d’amore (dare la propria vita per amore) fra Dio e gli uomini.


Video preparati da Mons. A. Lonardo, Direttore dell'Ufficio Catechistico e Servizio per il Catecumenato al Vicariato di Roma

Preparazione alla Santa Comunione

Preparazione alla Comunione

La Santa Comunione

“Desidero unirmi con le anime umane; — confidava Gesù alla Beata Suor Faustina — la Mia delizia è unirmi con le anime...

Quando nella santa Comunione vengo in un cuore umano, ho le mani piene di grazie di ogni genere e desidero donarle all'anima, ma le anime non Mi prestano nemmeno attenzione. Mi lasciano solo e si occupano d'altro. Oh, quanto è triste per Me che le anime non conoscano l'Amore!

Quanto Mi addolora che le anime si uniscano COSÌ poco a Me nella santa Comunione! Attendo le anime ed esse sono indifferenti per me. Le amo con tanta tenerezza e sincerità ed esse non si fidano di Me. Voglio colmarle di grazie, ma esse non vogliono riceverle. Trattano con Me come con una cosa inerte eppure ho un cuore pieno d'amore e di misericordia” (476).

Per fare una buona Comunione si richiedono tre cose:

essere in grazia di Dio - sapere e pensare chi si va a ricevere - essere digiuni almeno da un'ora.

1 - Essere in grazia di Dio

Si è in grazia di Dio quando non si ha peccati gravi. Chi è in peccato mortale non può fare la Comunione senza prima aver ottenuto il perdono con la Confessione sacra mentale, altrimenti commetterebbe un grave sacrilegio.

Chi ha invece solo peccati veniali, può fare la Comunione anche senza essersi confessato, perché già si trova in grazia di Dio.

2 - Saper e pensare che si va a ricevere

Quando vai a fare la Comunione sii raccolto e devoto perché ricevi in te Gesù Cristo in persona col suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

3- Essere digiuni almeno da un'ora

L'acqua naturale e le medicine si possono prendere in qualsiasi tempo. Conviene fare la Comunione durante la Messa, ma chi fosse impedito può farla anche fuori della Messa, perché il Sacro Cuore, per conseguire la sua Grande Promessa, ha richiesto soltanto la Comunione.

Preghiera da farsi prima di andare a ricevere la Comunione

«Cuore di Gesù, che nella tua infinita bontà, hai pro messo la salvezza eterna a coloro che si comunicano in onore del tuo Sacro Cuore il primo venerdì di mese per nove mesi consecutivi, io ora intendo riceverti nella Santa Comunione secondo la tua intenzione per conseguire la tua Grande Promessa.

Aiutami, Signore, a vivere secondo la tua santa legge, a detestare ogni peccato e a confidare sempre nella tua in finita misericordia».

Ringraziamento dopo la Comunione

«Io credo, o Gesù buono, che tu sei venuto nell'anima mia. Ti adoro dal profondo del mio spirito e ti ringrazio con tutto il cuore di questo insigne beneficio che mi hai fatto col venire in me. Rimani sempre in me con la tua santa grazia e non permettere che mi separi più da te. Tu ti sei dato tutto a me, ed io ti do tutto me stesso con le mie azioni, pensieri, affetti, pene. Io mi consacro tutto a te e intendo accettare dalla tua mano tutte le prove che incontrerò nella mia vita in espiazione dei miei peccati e per la salvezza dei poveri fratelli peccatori.

Quante cose avrei da domandarti, o Gesù buono! Ma sono tanto miserabile che non conosco neppure le grazie che mi sono necessarie. Tu però che conosci i miei bisogni, concedimi tutto quello che è necessario per la salvezza dell'anima mia. Fà che io sia sempre rassegnato alla tua santa volontà, che fugga il peccato e che sia fedele nel l'adempimento dei miei doveri. Infine ti chiedo la grazia di compiere bene questa pratica dei Nove Primi Venerdì col riceverti sempre con le dovute disposizioni.

Pater, Ave, Gloria.